TREVISO – Durante un servizio di controllo stradale, i Carabinieri trovano due ragazzi in possesso di alcuni congegni utili per commettere furti con il cosiddetto “cash trapping”.
Questa tecnica consiste nell’inserire un oggetto metallico – una sorta di molletta o forcella – all’interno dell’erogatore di banconote dello sportello ATM-Bancomat, così da incastrare le banconote e impedirne il ritiro. La vittima, pensando ad un guasto tecnico e ritenendo che l’importo non gli verrà addebitato, si allontana, lasciando invece spazio al truffatore, che tornerà al bancomat, forzerà lo sportellino e sfilerà la “forcella” con le banconote.
Tutto ciò può avvenire più frequentemente in ore serali e notturne, a uffici bancari o postali chiusi.
Il suggerimento dei carabinieri: in casi come questi, rimanete sul posto e avvisate immediatamente la vostra banca, che avvierà gli accertamenti del caso.
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