MONZA – “C’è dunque un giudice a Berlino”, commenta così il vicecapogruppo della Lega al Pirellone, Andrea Monti, la conferma dell’avvenuto dissequestro della “fan zone” che si sta allestendo nell’area del Roccolo, nel parco di Monza.
“Una buona notizia – prosegue Monti – anche se probabilmente troppo tardiva. L’auspicio è che si riesca a realizzare una buona parte di quanto programmato inizialmente, anche se in 72 ore sarà praticamente impossibile, pur con tutta la buona volontà. La certezza però è che il danno, economico e d’’immagine, rimane e non può essere cancellato. Quanto è accaduto sottolinea ancora una volta la necessità di un maggior collegamento e presenza del territorio nella gestione dell’Autodromo brianzolo”.
“Una classica vicenda all’italiana – aggiunge Monti -, tra inamovibili burocrazie e rimpalli di responsabilità, che ha messo a rischio il futuro dell’autodromo e del Gran Premio di F1 a Monza. Eh già, perché la presenza della fan-zone non è un inutile orpello dell’evento principale, ma una precisa clausola da rispettare nel contratto con Liberty Media, pena l’immediata rescissione”.
“Appare più che mai indispensabile – continua il consigliere brianzolo del Carroccio – un ruolo significativo di Regione Lombardia nell’amministrazione del circuito monzese, anche a fronte degli importanti investimenti pubblici. Sarà fondamentale, inoltre, un intervento di tipo legislativo in senso anti-burocratico per poter realizzare le opere previste per l’ammodernamento e per il rilancio dell’autodromo”.
“E adesso – conclude Monti – chi paga? Ma il “chi sbaglia paga”, ancora una volta, in Italia non vale”.