SOLARO – Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno dato esecuzione a fermo indiziato di delitto emesso dalla Procura di Monza nei confronti di due soggetti, già pregiudicati per rapina, rispettivamente di 58 e 65 anni, autori di una rapina aggravata dal fatto di essere stata consumata in concorso con l’utilizzo di armi e con il volto completamente travisato. Per il 65enne inoltre un’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto in regime di detenzione domiciliare. Per entrambi è stato contestato il furto aggravato in concorso del veicolo utilizzato per compiere la rapina
Il provvedimento trae origine da un’attività di indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Rho – Sezione Operativa intervenuti immediatamente a seguito della rapina compiuta presso la Queen Slot di Solaro il 13 ottobre 2022.
Le risultanze investigative condotte anche mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali in macchina, oltre all’analisi incrociata di tabulati, l’analisi dei varchi stradali e le immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza presenti in zona, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio l’evento criminale acclarando, inoltre, l’intenzione da parte dei due rapinatori di compiere un’ulteriore rapina che ha portato la Procura all’emissione dei fermi.
Nel dettaglio è stato scoperto che i due rapinatori avevano organizzato il tutto nei minimi dettagli: il 12 ottobre gli stessi avevano rubato un furgone in Nerviano (Milano) e lo avevano lasciato in un parcheggio nelle vicinanze della sala slot, ove l’indomani si sono presentati per compiere la rapina. I due eventi sono avvenuti in un orario compatibile con il permesso di assentarsi per esigenze di vita quotidiana per il 65enne detenuto ai domiciliari.
Il giorno della rapina gli stessi hanno lasciato una loro auto privata in una zona vicina al parcheggio ove era stato posizionato il furgone rubato; dopo un breve tratto a piedi sono saliti a bordo dello stesso e si sono spostati di pochi metri per giungere nella sala slot e, con arma puntata al volto dell’unico dipendente presente, si sono fatti consegnare la somma di 17.957 euro presente nelle casseforti, gratta e vinci dal valore di 850 euro e la somma di 150 euro che hanno prelevato dal portafoglio del dipendente per poi costringerlo a sdraiarsi intimandogli di non parlare. Dopo l’evento sono risaliti a bordo del furgone riposizionandolo nel vicino parcheggio e scappando a piedi in direzione della macchina disfacendosi dei giubbotti. Entrambi avevano volto completamente travisato e giubbotti di taglie notevolmente più ampie al fine di depistare un eventuale ricollegamento alla loro figura mediante l’analisi della loro fisionomia.
Ad incastrare loro i varchi stradali e le immagini dei circuiti di videosorveglianza che hanno ricostruito perfettamente la scena sia nella fase di posizionamento del furgone il giorno precedente sia la fase della rapina stessa analizzate per ore dagli investigatori che hanno indirizzato le indagini sul 58enne proprietario dell’auto.
Le successive indagini tecniche consistite in intercettazioni telefoniche ed ambientali in macchina hanno portato a riconoscere il complice.
Da queste ultime attività tecniche si è evinto come i due soggetti stessero programmando una seconda rapina da commettere prima di Natale a tal punto che gli stessi cercavano un veicolo idoneo da rubare e da utilizzare per la commissione del reato. Dalle intercettazioni si evinceva come gli stessi desiderassero dare una svolta alla loro vita con la commissione di un’eclatante rapina che potesse portare loro denaro tale da poter andare ai Caraibi.
Date le risultanze investigative e il concreto pericolo che gli stessi potessero compiere ulteriori reati, la Procura di Monza ha emesso apposito decreto di fermo che è stato eseguito in Saronno, luogo ove erano domiciliati.
I soggetti sono stati pertanto condotti alla casa circondariale di Busto Arsizio e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.