MONZA – Il mondo della politica non trova un accordo su Pedemontana, il centrosinistra vuole chiedere il parere direttamente ai cittadini attraverso un referendum. “Stiamo aprendo la strada a un referendum in provincia di Monza e Brianza – commenta Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle -. Un’opera così impattante per il territorio deve essere sottoposta al vaglio dei cittadini”.
Ad aprire la strada a questa proposta è la mozione presentata dal gruppo di centrosinistra, BrianzaReteComune, nella seduta del Consiglio provinciale del 12 maggio. Un titolo neutro: “Regolamentazione delle forme di partecipazione civica”. E un documento che, richiamando diversi articoli dello Statuto della Provincia di Monza e Brianza, ricorda l’importanza della partecipazione dei cittadini all’azione amministrativa, ricorda la possibilità di promuovere la consultazione dei cittadini anche attraverso referendum sui temi di competenza dell’ente. Una mozione, quella di BrianzaReteComune, che si propone di “impegnare il presidente ad attivare unitamente alla revisione del Regolamento del Consiglio provinciale, un percorso per la realizzazione sulle forme di partecipazione civica”. Nessun cenno alla Pedemontana nel testo della mozione, che ha come obiettivo quello di definire la partecipazione dei cittadini in modo più ampio senza confinarla a un tema ben specifico.
Il richiamo, invece, lo fa in modo molto chiaro il consigliere regionale Fumagalli, invocando l’istituzione di un referendum consultivo sull’annoso problema di Pedemontana.
“La democrazia diretta è da sempre il nostro faro – dichiara Fumagalli – per questo alle ultime elezioni provinciali i voti del Movimento 5 Stelle e di numerose liste civiche indipendenti del territorio hanno sostenuto l’elezione di Francesco Facciuto. L’obiettivo era quello di richiedere all’ente provinciale l’attuazione dello Statuto, che renda possibile l’istituzione di un referendum in Provincia”.
“Tale possibilità – spiega Fumagalli -, già prevista dallo Statuto, ad oggi non può essere applicata in mancanza di un apposito regolamento sul referendum. Da qui è emersa la necessità di depositare una mozione a firma di Facciuto, che verrà discussa nel prossimo Consiglio provinciale, per dare il via alla redazione del regolamento che consenta l’istituzione del referendum”.
Mentre i sindaci e le coalizioni litigano sul progetto dell’autostrada, malgrado il tentativo della Provincia di Monza e Brianza di esercitare un ruolo da cabina di regia anche attraverso incontri per singole zone, Fumagalli chiede dunque di lasciare l’ultima parola ai cittadini sulla realizzazione dell’opera. “Credo che per avvicinare le persone alla politica la strada migliore sia la democrazia diretta – dichiara l’esponente pentastellato -. Credo anche che gli elettori siano stanchi di subire passivamente le decisioni dei partiti e vedano nelle liste civiche e nei referendum l’antidoto per recuperare la volontà di prendersi cura del bene comune e far rinascere il senso civico. La prima applicazione del referendum, quando il percorso regolamentare arriverà a compimento, sarà quella di interpellare il territorio sulla necessità di realizzare l’autostrada Pedemontana, poiché nessuna opera può essere realizzata senza il consenso del territorio che la riceve”.