SEREGNO – “Un’occasione per presentare alla Prefetta e al Questore tutte le criticità della nostra città, senza la volontà di nascondere nulla. Anzi, con il desiderio di mostrare ciò che non va. Allo stesso tempo, però, pensiamo di avere anche cose belle, che hanno avuto la possibilità di scoprire insieme a noi”. Il sindaco di Seregno commenta così il “tour guidato” della città che si è svolto nella mattinata di ieri. Con un grande spiegamento di forze: presenti anche i vertici provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si è trattato di una sorta di “antipasto” rispetto all’incontro sulla sicurezza che la Prefettura ha organizzato a Seregno.
“E’ uno dei consueti tavoli sulla sicurezza che vengono organizzati di frequente – spiega il sindaco – e che si è deciso di proporre di volta in volta su tutto il territorio brianzolo invece di rimanere sempre a Monza. E’ un onore per noi ospitare questa prima trasferta. Era in programma per il mese di marzo 2020, poi con il Covid e il lockdown le priorità sono diventate ovviamente altre per tutti quanti”.
Prima di incontrare tutti i sindaci negli spazi de L’Auditorium, però, la Prefetta Patrizia Palmisani ha visitato i luoghi più importanti della città. Prima quelli del degrado: il sottopasso di via Solferino/Magenta, che l’amministrazione comunale ha cercato di riqualificare con murales d’autore dedicati a Gianni Rodari; il quartiere del Crocione, il parco “XXV Aprile” aperto da un anno e ben presto segnalato come luogo dello spaccio di stupefacenti.
Poi, naturalmente, le cose belle: dal centro cittadino che è un centro commerciale a cielo aperto, alle piazze, alla Torre del Barbarossa, proseguendo poi per tutta la via Cavour per arrivare fino al teatro “San Rocco” (con puntata davanti alla sede della ex Dell’Orto che causa spesso problemi) e al gigantesco murale dedicato a Caravaggio. Infine, ultima tappa, la centralissima piazza Risorgimento che, nel bene e nel male, è nei mesi è diventata il punto di riferimento della città. Per le iniziative e, purtroppo, anche per risse o scazzottate.
“Il problema della ‘malamovida’ – ha commentato la Prefetta – non esiste solo qui. Riguarda tutta l’Italia. Si esce da un lockdown molto stretto. È un problema con tante sfaccettature, ma voglio sottolineare che non sempre è correlato a reati. Di sicuro assistiamo ad atteggiamenti che vanno oltre il vivere civile. Un tema che tocca tutti: la famiglia, le istituzioni pubbliche, la scuola. Bisogna affrontare il tema da diversi punti di vista. Non è da ingigantire, ma neanche da sottovalutare: noi, come Prefettura, abbiamo chiesto ai sindaci la massima attenzione e suggerito misure”.
Tra queste la creazione di rapporti di collaborazione con i gestori dei locali, ma anche l’introduzione del servizio di vigilanza privata.
Al termine del tour, prima dell’incontro a porte chiuse tra amministratori comunali e forze dell’ordine, il sindaco Alberto Rossi ha voluto ringraziare la Prefetta per la disponibilità: “Stiamo facendo tutti rete per affrontare tematiche che spesso sono sovracomunali. Lavoriamo per creare sinergie tra tutte le forze in campo. Anche noi, come Comune, stiamo cercando di fare il massimo aumentando la presenza della Polizia locale sul territorio, introducendo ordinanze che limitano il degrado e i disordini”.
Da Rossi, infine, un aggiornamento sull’eventuale arrivo della Polizia ferroviaria al primo piano della stazione: “E’ un progetto che sta procedendo, ma che richiede anche tempo. Tutta la documentazione necessaria è stata trasmessa al ministero. Non possiamo fare altro che attendere i prossimi sviluppi”.