MEDA – “Signor sindaco, è così difficile dare risposte chiare alle domande dei cittadini? Non vuole? Non sa? Non può?”. Pone tanti interrogativi il Comitato cittadino per il superamento della ferrovia in relazione all’idea dell’amministrazione comunale di realizzare un sottopasso tra le vie Seveso e Cadorna, dopo aver scartato l’idea di un sovrappasso.
Il Comitato però avverte: “Noi insisteremo a porre domande, sottolineare criticità, controllare e, se è il caso, promuovere vertenze in ogni possibile sede giudiziaria”. Intanto una serie di domande:
– Perché la convenzione con Ferrovienord cita ma non rende disponibili gli importanti allegati?
– Perché non c’è alcun progetto (neppure di massima) per lo spostamento del torrente Tarò?
– Perché non ci sono elenchi degli espropri né valutazioni del loro costo, né della diminuzione generale del valore degli immobili interessati?
– Perché non ci sono studi aggiornati dei flussi di traffico attuale e previsione di quelli futuri con il sottopasso, né un piano di viabilità per l’area interessata dai lavori, della durata prevista di almeno due anni?
Gli esponenti del Comitato non nascondono la loro delusione: “Sindaco, assessori e consiglieri non accettano un confronto sulle possibili soluzioni e un contraddittorio con i diretti interessati, vittime passive di una scelta temeraria. E’ così difficile dare risposte ed effettuare una valutazione seria di vantaggi e svantaggi, costi e benefici, con un confronto delle sue soluzioni, ovvero sottopasso e sovrappasso? Gli amministratori comunali sono incaricati pro tempore a servizio della città. I cittadini hanno diritto di controllare, chiedere e ricevere riposte. Al di là di possibili aspetti legali, c’è una responsabilità sociale di cui bisogna rendere conto ai cittadini”.