SEREGNO – “Il Consiglio di Stato respinge l’istanza cautelare avanzata dai Comuni, da Aeb e da A2A. La chiarezza è necessaria quando si vendono aziende pubbliche. Ora mi auguro che le Procure e la Corte dei Conti, attente come sempre, pongano la parola fine a questa vicenda”. Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”, accoglie con estrema soddisfazione l’ordinanza del Consiglio di Stato, che dice no alla richiesta di sospensiva depositata dal Comune di Seregno, da Aeb e da A2A relativamente alla sentenza del Tar Lombardia e al processo di aggregazione industriale. Lo stesso Consiglio di Stato rinvia comunque ogni decisione nel merito all’udienza già fissata per l’inizio del mese di luglio.
A cantare vittoria e a chiedere lo stop dell’operazione industriale, oltre a Mariani, è anche il consigliere regionale Marco Fumagalli (Movimento 5 Stelle) che da sempre si batte contro l’aggregazione tra i due gruppi. “Il Consiglio di Stato – afferma l’esponente pentastellato – ha evidentemente ritenuto che ci siano degli elementi tali per cui questa operazione è da ritenersi illegittima e, pertanto, ha ritenuto di dover fare chiarezza nell’apposita udienza di merito fissata per l’1 luglio. Nel contemperare gli interessi cautelari di sospensione dell’operazione, con tutto ciò che consegue per due grosse aziende di cui una quotata in borsa e i relativi interessi economici, e garantire il rispetto della legge da parte degli enti pubblici nelle operazioni di cessione delle aziende pubbliche, ha ritenuto di privilegiare la trasparenza e la partecipazione”.
L’ordinanza del Consiglio di Stato, però, non turba minimamente il sindaco Alberto Rossi, deciso a percorrere fino in fondo la strada dell’aggregazione industriale. “Prendo atto dell’ordinanza del Consiglio di Stato che respinge la nostra richiesta di sospensiva della sentenza del Tar – commenta il primo cittadino -. Sottolineo che il Consiglio di Stato si è espresso su una questione molto precisa e parziale rispetto alla più complessiva vicenda dell’aggregazione, ovvero il diritto di Tiziano Mariani come consigliere comunale di avere la “due diligence”. Questione complessa, legata alla riservatezza delle società quotate in borsa, su cui lo stesso Consiglio di Stato il 28 agosto aveva dato indicazioni opposte. Tra l’altro, la due diligence è un documento che non è rientrato tra quelli in possesso del Comune di Seregno”.
“Vale la pena di evidenziare come il Consiglio di Stato – conclude Rossi -, nella decisione sia stato accompagnato dalla consapevolezza “della non pregiudicata stabilità, allo stato, dell’iniziativa economica dell’integrazione societaria per cui è causa”. Quindi, mentre riconosce almeno in astratto il diritto del consigliere Mariani di ottenere il documento, dall’altro conferma che comunque l’operazione di aggregazione dal punto di vista economico procede. Il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza di merito in un termine relativamente breve, il primo luglio. Attendiamo con la serenità dovuta il chiarimento di merito”.