SOLARO – Nella mattinata del 4 marzo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, i Carabinieri della stazione di Solaro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale di collocamento in comunità, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Milano, nei confronti di cinque ragazzi, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rapina pluriaggravata con armi, lesioni personali aggravate e ricettazione.
Il provvedimento cautelare trae origine dalla ricezione di una querela sporta nel giugno 2020 dalla quale emergevano già i primi incontrovertibili elementi di colpevolezza a carico dei minori ed il delineamento del loro abituale modus operandi, per giunta dagli stessi tenuto in ulteriori analoghi eventi in Solaro e nei comuni limitrofi dal 2019 al 2020.
Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri di Solaro, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, si sono avvalse di diversi strumenti investigativi tradizionali ed hanno consentito di raccogliere in brevissimo tempo gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di acclarare come tre dei minori (di cui uno controllato lo scorso ottobre a bordo di una bici di una società di bike sharing, provento di furto), in concorso fra loro e con due 14enni e con altri in corso di identificazione, in data 03 giugno 2020, avevano contattato telefonicamente un loro coetaneo (già oggetto da mesi di messaggi e videochiamate minacciose e offensive da parte degli indagati i quali non volevano che lo stesso frequentasse una loro coetanea, amica in comune) e gli avevano dato appuntamento a Ceriano Laghetto in piazza Diaz, . Lo avevano poi costretto a seguirli in mezzo ad un campo, colpendolo con calci e schiaffi, per poi scaraventarlo a terra e continuare a colpirlo – provocandogli varie contusioni -, avvicinandogli un coltello al volto e minacciandolo anche di morte, sottraendogli altresì il sue smartphone ed una scarpa.
Analogo episodio era avvenuto tra novembre e dicembre 2019, allorché i cinque indagati, dopo aver fatto allontanare un altro loro coetaneo dall’oratorio in cui si trovava, lo avevano percosso violentemente con calci e pugni, unitamente a tre 14enni e con altri in corso di identificazione, e gli avevano sottratto una felpa di colore nero che aveva legata alla vita, che uno dei cinque esibiva poi come trofeo in una foto pubblicata sul proprio profilo Instagram.
Le numerose acquisizioni indiziarie, raccolte in breve lasso temporale, hanno dunque consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano di giungere alla richiesta di emissione di un provvedimento restrittivo a carico dei cinque giovani. Gli indagati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati collocati presso idonee comunità