DESIO – “Un atteggiamento immaturo e irresponsabile”. Martina Cambiaghi, assessore regionale con delega allo Sport e giovani, non le manda a dire a Roberto Corti, il sindaco della sua città, per le dichiarazioni sulla riforma della sanità in Brianza.
“Il 30 novembre scorso – aveva affermato il sindaco – Regione Lombardia ha deliberato l’unificazione dell’ambito distrettuale di Desio alla Asst di Vimercate con la conseguente istituzione della Asst della Brianza. I sindaci del territorio sono stati di fatto esclusi dal processo che istituisce una Asst debole, ancora senza personale e risorse, anzitutto per far partire la medicina territoriale sempre più urgente per contrastare l’emergenza pandemica e il disagio delle persone fragili sempre più numerose. Per arrivare alla decisione organizzativa si sono svolti più 50 incontri da gennaio ad ottobre 2020 e nelle dichiarazioni di Regione si afferma anche di avere coinvolto i sindaci in 3 incontri dei quali nessun amministratore comunale ha traccia e memoria”.
Affermazioni che, naturalmente, hanno subito indispettito l’assessore Cambiaghi, che si è sentita tirata in causa sia come rappresentante della Regione Lombardia, sia come esponente desiana della Lega. “Voglio ricordare al sindaco – afferma Cambiaghi -, che come al solito sembra avere la memoria corta, che il primo incontro sull’argomento ospedale di Desio è stato proprio deciso di convocarlo in presenza dell’Assemblea dei Sindaci di Monza e Brianza, in Provincia. Si sono poi susseguite diverse riunioni periodiche nell’ultimo anno e mezzo con i sindaci. Una questione che è stata costantemente seguita dai media locali dove si possono leggere ripetutamente i report degli incontri e le dichiarazioni degli attori coinvolti. Difficile quindi sostenere che il territorio non sia stato coinvolto. Credo che un portavoce e gli altri due addetti alla comunicazione pagati dal Comune di Desio siano in grado di fare un po’ di rassegna stampa sull’argomento”.
L’assessore regionale ricorda anche che “tutte le forze politiche che hanno preso parte alle trattative e agli incontri erano d’accordo, tant’è che lo stesso Pd in aula ha votato la modifica di legge. Evidentemente Corti non parla nemmeno con gli esponenti regionali del suo partito. Peccato, perché stavolta bisogna dare merito alla politica che, quando mette da parte i personalismi e lavora insieme, raggiunge risultati importanti”.
Secondo Cambiaghi le accuse di Corti non sono assolutamente casuali: “Ancora una volta sta criticando un documento tecnico alle porte della campagna elettorale, dopo che si è accorto che lavorando insieme a tutte le forze politiche siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo di rimettere l’ospedale di Desio al centro e di trovare risorse aggiuntive. Abbiamo raggiunto una tappa importante e c’è ancora da lavorare. Forse sperava di usare il tema dell’ospedale per le elezioni contro il centrodestra. Noi pensiamo alla salute dei cittadini di Desio e della Brianza prima della politica”.
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