DESIO – Tra qualche giorno si occuperà degli alunni: il trasporto scolastico, però, per il momento porta solo dubbi. Sono quelli del gruppo cittadino del Movimento 5 Stelle che chiede spiegazioni all’amministrazione comunale riguardo alle garanzie di sicurezza che si possono garantire ai ragazzi. Il riferimento è allo scuolabus di AutoAmica, con una precisazione: nulla da ridire nei confronti dei volontari, che con spirito encomiabile si occupano sempre dell’accompagnamento delle persone, ma c’è più di qualche perplessità per come sarà organizzato da parte del Comune.
“Abbiamo sollevato il dubbio che l’affidamento di un servizio scolastico a un’associazione di volontari non sia regolare – spiega Sara Montrasio, consigliere comunale del M5S -. Anche perché in due plessi scolastici cittadini (scuole “Pertini” e “Rodari”), è attivo un vero servizio, il cui affidamento è stato messo a gara e all’azienda aggiudicataria sono state fatte richieste molto precise. Ad AutoAmica tutto questo non viene richiesto, nemmeno la proprietà del mezzo, che infatti è un minivan prestato dal Comune su cui fino all’anno scorso era appiccicato con lo scotch al lunotto un foglio di carta con scritto “Scuolabus Agnesi Pirotta”. L’autista è da solo e non sappiamo che patente ha”.
Nati i dubbi, alimentati oltretutto dal fatto che sul sito del Comune non si parla di trasporto per le scuole “Agnesi” e “Pirotta”, il gruppo pentastellato ha chiesto spiegazioni al Comune. “Il dirigente – racconta Montrasio – ci ha detto che ‘dato che questa tipologia di servizio prevede al massimo la disponibilità di soli 16 posti, l’informazione storicamente della disponibilità di posti viene data direttamente dall’ufficio Scuola, valutando le singole domande di iscrizione al servizio e in base a necessità evidenziate dalle famiglie’. Risposta che non spiega la mancata informazione sul sito. Ci fa anzi pensare che non si possa mettere per iscritto una irregolarità”.
Ma al di là di questioni burocratiche, le domande che pone il Movimento 5 Stelle sono precise alla luce dell’emergenza Coronavirus e di tutti i decreti che si sono succeduti nel tempo. “Oltre a chiedere se è già stata rinnovato l’affidamento ad AutoAmica – afferma Montrasio – vorremmo sapere come si intende garantire la sicurezza sanitaria degli studenti, considerato che si utilizza un pulmino Renault da 9 posti, in cui lo spazio è ridotto rispetto a un vero e proprio scuolabus e non è stata richiesta all’associazione la presenza di un accompagnatore oltre all’autista. Di più: di chi è la responsabilità di sanificare i mezzi e mettere a disposizione detergenti a bordo? Chi è responsabile del controllo delle condizioni di salute dei volontari? E’ richiesto loro di presentare l’esito di un tampone prima di entrare a contatto con i ragazzi? Con che frequenza? Chi verificherebbe la temperatura dei volontari al momento di prestare servizio? A chi è demandata la responsabilità di far rispettare le linee guida? Quale sarà l’eventuale itinerario nel caso il servizio dovesse essere espletato dall’associazione volontaria AutoAmica e a chi è affidata la responsabilità di verificare la durata dello spostamento, se maggiore o minore di 15 minuti?”.
L’inizio delle scuole è ormai alle porte. La risposte, prima ancora che a un gruppo politico, darebbero tranquillità a molte famiglie.