CESANO MADERNO – Ha parlato pubblicamente di vandalismo, di brutto gesto che va a colpire un’iniziativa che ribadisce il no alla violenza contro le donne. Il sindaco Maurilio Longhin, vedendo rotta la panchina rossa, aveva dato spazio nel comunicato anche all’assessore Simona Buraschi (Pari opportunità) che aveva a sua volta condannato il gesto vile. Poi la sorpresa: nessuno ha commesso atti di vandalismo. Un ragazzo ha rotto involontariamente la panchina, la mamma si era già presentata negli uffici per risarcire il danno all’insaputa del sindaco.
“Non ne erano a conoscenza né il sindaco né la Giunta – spiegano dal Comune con una nota -. Si è trattato di un malinteso che il sindaco ha voluto chiarire incontrando la signora e il ragazzo. Il post di condanna del gesto nasceva dall’attenzione dell’amministrazione per il tema della violenza contro le donne, di cui la panchina rossa è un emblema. Il Sindaco e crediamo l’intera comunità cesanese sono adesso sollevati dalla circostanza che non si sia trattato di un odioso gesto di vandalismo ma di un danneggiamento involontario”.
“Il ragazzo ha dimostrato senso civico e correttezza – spiegano dal Comune – assumendosi la responsabilità del danneggiamento, il sindaco lo ha rassicurato e ha espresso soddisfazione alla famiglia per essersi prontamente attivata. Equivoco chiarito. Speriamo che i riflettori accesi su questo episodio generino una riflessione generale sul problema del vandalismo che purtroppo esiste anche nella nostra città e contribuiscano a diffondere una cultura del rispetto e della cura per il patrimonio pubblico”.