MALPENSA – Giorni intensi, gli ultimi trascorsi, per la Polizia di Frontiera di Malpensa che, nell’ambito delle attività mirate a garantire la sicurezza dei passeggeri e degli operatori aeroportuali che quotidianamente transitano e lavorano nell’aeroporto internazionale, si trovano a dover fronteggiare situazioni particolarmente complesse.
E’ successo nella giornata di giovedì che un cittadino nigeriano di 31 anni, residente a Novara e titolare di un permesso di soggiorno per asilo politico, scaduto ed il cui rinnovo è ancora subordinato alla valutazione della sua richiesta di protezione internazionale da parte della competente Commissione Territoriale, si è presentato presso l’Ufficio Denunce della Polizia di Stato, stazionando nell’apposita sala d’attesa antistante l’ufficio, aspettando di essere ricevuto.
I poliziotti presenti, richiamati dal tono della voce dell’utente, hanno notato attraverso le immagini delle telecamere che il cittadino nigeriano maneggiava un bastone lungo circa 150 cm, poi risultato essere un tubo di ferro cavo. Hanno pertanto deciso di verificare subito la situazione, nonostante la presenza di altre persone già all’interno dell’ufficio.
L’utente ha raccontato in lingua inglese, piuttosto stentata e in maniera non circostanziata, di non sentirsi sicuro e di essere in pericolo perché “a Novara lo volevano ammazzare” e per questo chiedeva protezione.
Gli agenti, riconoscendo uno stato di evidente alterazione psicofisica, hanno cercato di convincerlo a consegnare il tubo di metallo, al fine di evitare che potesse rendersi pericoloso per la sicurezza propria o altrui. Tale richiesta, tuttavia, ha scatenato la sua reazione violenta: nel tentativo di allontanarsi dalla saletta, ha aggredito le forze dell’ordine.
A quel punto, il personale di polizia, coadiuvato da una pattuglia dell’Esercito impegnata nella vigilanza dei saloni nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, ha immobilizzato il nigeriano. Con estrema difficoltà dovuta allo stato di particolare agitazione e reattività dello straniero. Nella colluttazione i due agenti di polizia intervenuti sono rimasti lievemente feriti, riportando lesioni personali non gravi, con prognosi di cinque giorni.
Il nigeriano, immediatamente visitato da personale medico del pronto soccorso aeroportuale, è stato accompagnato, per mezzo di ambulanza e scortato dai poliziotti, all’ospedale di Gallarate. Lì, dopo i primi accertamenti, è emerso che l’extracomunitario era già sottoposto a cure di natura psichiatrica presso l’ospedale di Novara.