SEREGNO – Per una volta si sono ritrovati tutti d’accordo in questa grande partita che si sta giocando sullo scacchiere delle società partecipate e, in modo particolare, nel difficile mondo delle reti e della fornitura di servizi al territorio: Ambiente Energia Brianza, quella che tutti conoscono più semplicemente come Aeb e che di fatto rientra nell’elitario elenco delle prime quindici società operanti nel settore a livello nazionale, diventa sempre più holding. Durante il periodo delle festività è stato portato a termine il percorso di razionalizzazione della governance, facendo sedere tutti i soci attorno al tavolo del notaio Roncoroni di Desio per mettere nero su bianco quello che è a tutti gli effetti il nuovo assetto societario.
Una operazione semplice nei contenuti, ma ricca di significato: i Comuni brianzoli hanno ceduto ad Aeb tutte le quote azionarie relative alla varie società del gruppo, che avevano nel loro portafoglio, ottenendo in cambio una diversa partecipazione nella società grazie a una contemporanea operazione di aumento di capitale.
Quello che sembra un tecnicismo da addetti ai lavori, in realtà, porta a un risultato molto chiaro: si consolida il ruolo di holding riconosciuto ad Aeb, la cui assemblea diverrà l’unico organo deputato ad assumere le decisione strategiche per l’intero gruppo, con tutti i vantaggi conseguenti in termini economici e operativi. Un passaggio ritenuto praticamente obbligato, in questo momento in cui l’azienda si sta guardando attorno per cercare qualificati partner operativi, che consentirà di muoversi in modo molto più snello. Meno inghippi, meno passaggi. Una sola realtà, la holding Aeb, che ha “rastrellato” le quote delle sue società (Gelsia Srl, Gelsia Ambiente Srl e RetiPiù Srl) in mano ai Comuni e che ora si pone come interlocutore per dialogare con maggiore peso e autonomia con altre realtà.
In seguito a questa operazione ora Aeb detiene l’intero capitale sociale di Gelsia Srl, il 70 per cento delle quote di Gelsia Ambiente Srl (il restante 30 per cento è nelle mani di A2A Integrambiente Srl che era stata accolta quale socio industriale) e il 99,936 per cento del capitale sociale di RetiPiù Srl. In questo caso non è stato ancora raggiunto il 100 per cento poiché lo 0,064 per cento è detenuto dal Comune di Macherio, che aveva deliberato il recesso dal gruppo, ma la procedura è attualmente in corso di perfezionamento: la conclusione è prevista per il mese di marzo.
Ovviamente i Comuni brianzoli (Lissone, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Biassono, Varedo, Nova Milanese, Ceriano Laghetto) e le società conferenti (Assp Spa dei Comuni di Cesano Maderno, Varedo e Meda; Gsd Srl detenuta dal Comune di Desio), cedendo le quote delle singole aziende del gruppo seregnese, hanno aumentato la loro partecipazione in Aeb Spa. Tutti uniti e ora pronti ad affrontare le sfide del mercato: per evitare il rischio del “romantico isolamento” paventato dal sindaco di Seregno e per migliorare la competitività del gruppo. Sul tavolo non c’è solo la qualità dei servizi offerti, non c’è solo un ritorno economico per i Comuni soci, c’è anche un gruppo che deve giocare le sue carte con qualche jolly in mano per continuare a garantire il posto di lavoro ai suoi 655 dipendenti.
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