SEREGNO – Pazienti a letto con la doppia coperta, stufe messe nelle stanze a rotazione, brocche con l’acqua calda portate di volta in volta dagli infermieri nelle camere per lavare le persone allettate. Problema freddo in questi giorni all’ospedale di Seregno, con notevoli disagi sia per le persone ricoverate sia per il personale dipendente della struttura.
“Io – racconta una donna che chiede di mantenere l’anonimato – ho la mamma in neuro riabilitazione. Ho dovuto portare le coperte. Per carità, non è che manchino, ma ho preferito portarne una che tiene un bel caldo affinché possa stare a suo agio. Nello stesso reparto hanno messo le stufette: le utilizzano a rotazione nelle diverse camere, perché altrimenti accese tutte insieme farebbero saltare la corrente. Fredda anche l’acqua: qualche volta al mattino, altre volte alla sera. Dal personale dell’ospedale ho appreso che anche nella pneumologia la situazione bene o male è la stessa”.
Freddo anche per chi si reca in ospedale a fare la dialisi. Le infermiere vanno in giro con il golfino. Pare che in questi giorni abbiano dovuto fare i conti anche loro con le basse temperature anche nello spogliatoio: hanno dovuto cambiarsi al freddo. Qualche medico conferma la situazione di disagio, che perdura dall’inizio del mese, anche se ha ricevuto rassicurazioni dai tecnici dell’azienda sanitaria su un ripristino delle migliori condizioni nel giro di poche ore.
Difficile, per chi si reca in ospedale, capire esattamente cosa non funzioni: se in alcuni reparti il freddo è evidente, è altrettanto innegabile il fatto che in altri le temperature sembrino quelle appropriate per una struttura sanitaria.
Dalla direzione della Asst di Vimercate non negano la situazione. Massima sincerità e trasparenza nel riconoscere il problema e nel raccontare quanto è stato fatto: “I problemi nei giorni scorsi ci sono stati davvero. Ci scusiamo per il disagio provato non solo dai pazienti, ma anche dai nostri operatori che non hanno potuto lavorare nelle condizioni ideali. Ora, con la giornata di mercoledì, la situazione è stata ripristinata dai tecnici. Problema risolto, ci auguriamo in modo definitivo. Il disagio maggiore? Nei reparti di cardioriabilitazione, neuroriabilitazione e pneumoriabilitazione”.
L’intervento è stato corposo e ha tenuto impegnato il settore tecnico per diversi giorni: è stata installata una nuova pompa, è stato resettato integralmente l’impianto, si è messo mano anche a tutti i filtri.
“Siamo stati sul pezzo – affermano dalla direzione generale – non abbiamo snobbato la situazione. Non solo: tutti gli interventi eseguiti ci hanno anche offerto l’occasione di riequilibrare la gestione del calore, per evitare che un reparto possa avere temperature alte e un altro sia in situazione di sofferenza”.
Sempre dalla direzione generale, tuttavia, affermano che il problema è annoso e delicato: l’impianto, insomma, ha i suoi anni. I lavori fatti ora, per quanto importanti, potrebbero non dare sufficienti garanzie sul corretto funzionamento. Altre parti potrebbero manifestare altri problemi e richiedere altri interventi di manutenzione tempestivi per non creare ulteriori disagi. L’attenzione resta alta nell’interesse di tutti. Sul tavolo ora un progetto ambizioso: riqualificare completamente tutto il sistema del riscaldamento. E, insieme, guardare un po’ più in là con il condizionamento. Per evitare che il disagio dei giorni scorsi per il freddo possa diventare ripetersi in estate con l’eccesso di calore nelle camere.