Qualcuno con toni più accesi e polemici, altri in modo soft e più signorile: diversi gli esponenti brianzoli che nella giornata di ieri, martedì 1 ottobre, hanno evidenziato la situazione degli incredibili rincari per i pendolari di Trenord, anche con aumenti nell’ordine del 50 per cento per chi sottoscrive un abbonamento. E, tutti, hanno individuato il responsabile: la Regione Lombardia a guida leghista.
Andrea Monti, consigliere regionale della Lega, però è di tutt’altro avviso: “E’ una fake news del Partito democratico quella di dare la colpa alla Regione per gli enormi aumenti dei titoli ferroviari. Noi in Regione avevamo previsto tutto, e per mesi abbiamo pregato il Pd e Beppe Sala di non farlo. Ma niente, il Pd ha voluto introdurre a tutti i costi, in netto anticipo, la tariffazione integrata e il contestuale aumento delle tariffe (i famosi 2 euro del biglietti). A gennaio, sciaguratamente, convinsero addirittura i sindaci e anche il Presidente della Provincia di Monza (quella che ci avrebbe rimesso di più) a firmare una lettera per chiedere a Regione di non bloccare l’introduzione anticipata della tariffa integrata”.
“Noi abbiamo fatto di tutto per fermarli – conclude Monti -, ma Giuseppe Sala ha il totale controllo di chi doveva decidere: l’Agenzia del Tpl di Milano, Monza, Lodi e Pavia. Hanno introdotto il biglietto integrato e hanno causato il disastro. Adesso che la gente sta pagando gli effetti nefasti delle loro decisioni (con aumenti fino al 50%), danno la colpa alla Regione. Falsi. Patetici. In due parole: Partito Democratico”.