CARNATE – “Perché non si è voluti intervenire per tempo, lasciando che il degrado si incancrenisse in una situazione di bomba sociale?”. Il quesito è posto dal senatore Emanuele Pellegrini (Lega), che interviene sulla difficile situazione della stazione cittadina. Il parlamentare del Carroccio non riesce a digerire l’atteggiamento delle istituzioni: “A seguito del comunicato diramato dalla prefettura di Monza il giorno 16 di luglio, apprendiamo che in merito alla situazione di degrado e pericolosità sociale della stazione di Carnate si sarebbe disposto un sistema di servizi di vigilanza; sistema che dovrebbe vedere il coinvolgimento di polizia non solo locale ma anche provinciale. Ci auspichiamo di conoscere meglio in cosa possa consistere l’intervento, poiché lo stato della polizia provinciale (composta da 16 unità con sede a Cesano Maderno) non è in grado di assolvere ad alcuna funzione di pubblica sicurezza, date le mansioni peculiari che la legge prevede e data l’attuale situazione finanziaria dell’ente provincia, conseguente alle scellerate politiche dei precedenti governi”.
“Prendiamo in ogni modo atto della nuova volontà di attuare provvedimenti per il ripristino dell’ordine e della sicurezza pubblici – prosegue il senatore -, dopo che in un incontro personale con il prefetto in data 25 giugno era invece emersa una minimizzazione della situazione di Carnate ed era stata sostanzialmente negata ogni possibilità di presidio permanente da parte delle forze dell’ordine”.
L’esponente della Lega, tuttavia, punta il dito verso l’ospitalità concessa ai migranti. “Nel comunicato – spiega Pellegrini – non si fa minimamente cenno alla presenza nel quartiere di una struttura che accoglie numerosi richiedenti asilo, e ciò appare grave poiché in regime di insicurezza e pericolosità (confermato nei fatti dal comunicato stesso) si dovrebbe valutare se tale presenza è conforme o meno all’ordine pubblico. A questo punto diviene insostenibile ed ingiustificabile la posizione del sindaco e della sua Giunta, che ribadiscono giornalmente l’insussistenza di problemi nel quartiere stazione. Salvo poi sbandierare la “strana” richiesta di diminuire la presenza dei richiedenti asilo (che però non dovrebbero creare alcuna criticità). Perché si sarebbe atteso colpevolmente che si mobilitassero istituzioni superiori a seguito di episodi gravissimi? Perché la Giunta oggi continua a negare la realtà? Di questo il consiglio comunale non sa nulla e il sindaco su tali questioni non può e non deve rimanere silente o peggio, come ora, annunciare iniziative che con ogni evidenza non porteranno a nulla”.